UN DOPOSCUOLA CHE ACCOGLIE TUTTI

NOTIZIE DA NATANDOL E SANTA TERESA (ADOZIONI GRUPPO IN ASIA)

Natale 2022, Quezon City (Occ. Mindoro, Filippine)

Carissime Madrine, carissimi Padrini,

“Finalmente arriva il Natale vero!”, ha esclamato la piccola May Joy mentre insieme agli altri bambini stava decorando il Doposcuola di Natandol. La felicità e l’entusiasmo di vivere un Natale diverso sono visibili nei volti di tutti i bambini che hanno aiutato le loro educatrici a preparare le decorazioni. Per due anni non si sono svolte feste o attività comunitarie ed ora che ci si può di nuovo incontrare, la celebrazione della nascita di Gesù Cristo viene accolta con ancora più gioia.

Nelle Filippine, l’anno scolastico è terminato lo scorso Giugno e ad Agosto è arrivato il tanto atteso annuncio che era permesso ritornare in classe. Non tutte le scuole hanno iniziato con l’insegnamento in presenza, molte hanno adottato il sistema “blended learning” ovvero hanno alternato tempi di incontro in aula e lezioni a distanza. Fortunatamente, a Mindoro la maggior parte delle scuole ha adottato fin da subito la didattica in presenza e così anche la piccola Scuola Materna di Natandol ha riaperto le porte a 58 bambini. Sono piccoli e per tutti è la prima esperienza di scuola. Contrariamente agli anni precedenti alla pandemia, quest’anno il tempo di inserimento è stato davvero minimo e non ci sono stati i soliti pianti delle prime settimane perché tutti i bimbi erano contenti di poter stare insieme. Bisogna anche dire che erano ben preparati e motivati dalle loro mamme, desiderose di poterli vedere finalmente al sicuro a scuola e poter così cercare lavoro. Abbiamo predisposto due turni, uno al mattino e uno al pomeriggio, e grazie al vostro sostegno abbiamo potuto acquistare il materiale scolastico per tutti.

Per i due Doposcuola abbiamo chiesto ed ottenuto il permesso di poter riprendere le attività in anticipo perché volevamo dare ai ragazzi la possibilità di recuperare alcune materie e prepararsi al meglio per il nuovo anno scolastico. Così ci siamo messi subito al lavoro e insieme a genitori e ragazzi abbiamo ripulito i due Centri che dopo due anni di inutilizzo forzato avevano bisogno di manutenzione. Ad Agosto è quindi ripartito il Doposcuola con lo scopo di aiutare i ragazzi (67 a Natandol e 65 a Santa Teresa) a rafforzare le aree di apprendimento. Tutti gli alunni hanno fatto dei test per capire meglio dove c’era bisogno di un intervento di rinforzo e sicuramente le materie dove troviamo più lacune e necessità di recupero sono la matematica e le scienze, tuttavia lo studio a distanza ha penalizzato molto anche i bambini dal primo al quarto grado che faticano a scrivere e leggere correttamente. I ragazzi che provengono da famiglie dove si parla il dialetto “visaya”, che soprattutto a Santa Teresa rappresentano la maggioranza, sono quelli che hanno incontrato  più difficoltà in quanto svantaggiati nella comprensione delle lezioni e dei testi in filippino, lingua usata nell’insegnamento. Le maestre devono quindi tener conto di questa realtà, che condiziona la capacità di apprendimento dei bambini, strutturando le lezioni in modo da permettere loro un inserimento graduale.

Tutti gli alunni hanno ricevuto il materiale didattico per la frequenza scolastica delle rispettive classi e per le lezioni al Doposcuola. Le nostre attività iniziano con il pranzo quotidiano offerto nella Mensa che ha ripreso il servizio nell’apposita sede e quindi non c’è più la necessità di preparare i cestini da portare a casa. Le insegnanti ci raccontano che si aggiunge sempre qualche amico, fratello o sorella… e ci si arrangia facendo più turni per poter far spazio a tutti. Non ce la sentiamo di escludere nessuno.

Prosegue anche la distribuzione di pacchi viveri per le famiglie dei ragazzi e di vitamine, soprattutto per i più piccoli. Sapete, nonostante la fine dello stato di emergenza dovuto alla pandemia da Covid-19, il processo di ripresa risulta essere molto faticoso e le famiglie continuano ad affrontare le sfide della sopravvivenza quotidiana. Quando entriamo nelle capanne durante le nostre visite, si vede che la povertà è aumentata. C’è soltanto l’essenziale e tante volte neanche quello, perché mobili e accessori spesso sono stati venduti per poter mangiare o pagare un debito fatto durante il lockdown. Ma si percepisce anche la speranza di poter uscire da questa brutta esperienza e la voglia di riprendere a vivere come prima. Lo si può vedere nel piccolo porto di Natandol che si è ripopolato di imbarcazioni dei pescatori e di zattere di bambù usate per la coltivazione e la raccolta delle alghe marine: sono segni che il lavoro sta riprendendo.

Cari Amici, a nome dei nostri bambini che voi aiutate a crescere desidero esprimere la mia più profonda gratitudine. Spesso, quando ci incontriamo con le insegnanti dei rispettivi Centri e le suore incaricate delle varie attività, ci chiediamo cosa sarebbe di tutti questi piccoli se l’OPAM non fosse arrivata nei loro villaggi.

L’istruzione è un diritto di ogni bambino, ma poter vestire l’uniforme scolastica obbligatoria, avere nella cartella tutto il necessario per lo studio, poter fare i compiti con la supervisione di una persona che ha la capacità di darti le spiegazioni necessarie e sedersi sul banco di scuola senza la paura di non avere qualcosa da mettere nello stomaco, garantisce che questo diritto sia vissuto con dignità. L’OPAM offre questa dignità non solo ai piccoli alunni ma anche alle loro famiglie.

Grazie a tutti coloro che collaborano a questa meravigliosa Opera, combattendo la povertà e offrendo il loro contributo affinché ci sia l’opportunità di istruirsi per tutti. GRAZIE, perché in questi Centri OPAM sull’isola di Mindoro e in tanti altri sparsi nel mondo si celebra “il Natale vero”.

A voi e ai vostri cari auguriamo Buon Natale e felice Anno Nuovo.

Suor Rosanna Favero