Sono nato a Roma nel 1956 e qui ho sempre vissuto. Mi sono laureato in Medicina e specializzato in Chirurgia Generale all’Università Sapienza di Roma e ho lavorato come chirurgo al Policlinico Umberto I° e come docente della Facoltà di Medicina e Odontoiatria fino al giugno 2023, quando sono andato in pensione.
La dimensione del “prendersi cura” dei miei pazienti e dei miei studenti è fortemente radicata in me, così come l’idea di “servizio”, acquisita nei tanti anni di scoutismo in gioventù. Così, quando io e mia moglie Anna Maria abbiamo incontrato mons. Aldo Martini, è stato naturale accettare di seguirlo nell’OPAM, a partire dall’anno 2000 e per tutto il suo lungo mandato di presidenza dell’Opera.
Il 18 maggio scorso, l’Assemblea dei Soci dell’OPAM mi ha eletto a succedere a don Robert Kasereka Ngongi come Presidente. Non sono il primo presidente laico, l’OPAM ha già avuto la presidenza dell’ing. De Luca, che ha governato l’Opera nel tempo difficile della malattia del fondatore, don Carlo Muratore. Poi dal 2000 l’OPAM è stata affidata ad un altro sacerdote, mons. Martini. Ho accettato l’incarico non senza timore, ma incoraggiato dall’insegnamento insistente del Magistero, che sprona i laici ad un impegno sempre maggiore, nella Chiesa e nel mondo.
Sono dolorosamente consapevole delle tante nubi oscure che gravano su tutto il pianeta, fra guerre alla ribalta e guerre dimenticate, poteri economici senza volto, crisi climatica e paura dilagante. È un peso che opprime soprattutto i più deboli e fragili, il Sud del Mondo. Tuttavia, sono ostinatamente speranzoso che, con il vostro aiuto, il nostro contributo ad una società migliore lo possiamo portare.
Da parte mia metterò l’esperienza fatta in più di venti anni di vita con l’OPAM a servizio dell’Opera, con una particolare attenzione a sviluppare gli aspetti educativi e di riflessione sulla reciprocità, che sono al cuore della nostra missione. La formazione dei formatori è una delle più urgenti sfide attuali, sia nel Nord che nel Sud del mondo, insieme ad una comprensione sempre più profonda dei processi di trasformazione in corso. Non fatemi mancare la vostra vicinanza e la vostra preghiera.
Fabrizio Consorti