LA BIBLIOTECA DI BAMBARI, UNA SPERANZA DIVENTATA REALTA’

TESTIMONIANZA PROG. 2294 (AFRICA)

Bambari (Rep. Centrafricana)

Cari Amici dell’OPAM,

vi raggiungo oggi con una grande gioia nel cuore per annunciarvi che la tanto attesa biblioteca di Bambari, nella Repubblica Centrafricana, è finalmente diventata una realtà dopo tanti anni di attese, richieste e ricerche e questo grazie all’aiuto di tutti voi che avete accettato di riporre in noi la vostra fiducia.

La biblioteca è stata realizzata nei locali del liceo “Nicolas Barrè” gestito da noi Suore della Provvidenza di Rouen. Con il vostro contributo abbiamo potuto terminare i lavori di rifacimento della sala, fabbricare 12 nuovi scaffali, 2 armadi,  20 tavoli e 30 panche per arredarla e acquistare 340 libri, 8 dizionari, 50 riviste.

La biblioteca è stata aperta all’inizio di ottobre ed è a disposizione dei ragazzi, con la supervisione di Suor Perline, direttrice della scuola, e di un bibliotecario che gestisce i prestiti e regola i tempi di consultazione.

Vi invio alcune foto. Ringrazio tutto lo staff dell’OPAM per esservi fatti portavoce del grido dei giovani di Bambari, e tutti i benefattori che hanno accettato di aiutarci per offrire finalmente una biblioteca ai nostri giovani.

La collaborazione con l’OPAM, per noi suore della Congregazione di  Gesù Bambino della Provvidenza di Rouen, non è nuova. Negli anni passati grazie all’OPAM avevamo potuto realizzare un Centro di prima alfabetizzazione per gli adulti che a causa dei tanti anni di conflitto nel Paese non erano mai andati a scuola. Il Centro continua a funzionare con una forte richiesta di partecipazione soprattutto da parte delle donne dei villaggi vicino alla scuola.

Siamo certe che anche la biblioteca continuerà a dare i suoi frutti a lungo, sia per i 200 liceali della scuola che per gli altri ragazzi della città che frequentano la biblioteca nel pomeriggio.

GRAZIE DI CUORE! Un caro saluto a tutti voi. Vi assicuriamo le nostre preghiere e speriamo che la nostra collaborazione possa continuare ancora.

Suor Lydia Raherimalala