Cos’è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione e perché è importante
Si celebra ogni anno l’8 settembre e fu istituita dall’Unesco il 17 novembre 1965 per ricordare alla comunità internazionale l’importanza dell’alfabetizzazione. La giornata rappresenta una iniziativa molto importante perché fino a quella data, e per molto tempo dopo, in realtà il processo di alfabetizzazione generalmente non è considerato centrale per la risoluzione delle grandi problematiche mondiali legate alla povertà. Basti pensare, a puro titolo di esempio, che in Italia ancora nel 1985 una legge – la L. 73/85 per la “realizzazione di programmi integrati e pluri-settoriali in una o più aree sottosviluppate caratterizzate da emergenza endemica e da alti tassi di mortalità” – stanzia fondi per gli aiuti al “Terzo Mondo” finalizzati a garantire “principalmente la sicurezza alimentare e sanitaria” ignorando del tutto l’apporto che l’istruzione poteva offrire come soluzione strutturale al problema.
Per queste ragioni, l’intuizione di don Carlo Muratore di utilizzare l’istruzione come strumento privilegiato per combattere la povertà e rendere le persone consapevoli, protagoniste della propria storia e capaci di difendersi da sfruttamento e raggiri – che nel 1972 si concretizza con la nascita dell’OPAM – è davvero profetica. E proprio “per l’impegno profuso nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema dell’analfabetismo nel mondo” dieci anni dopo, nel 1982 l’OPAM riceve la menzione d’onore dall’Unesco.
Qualche dato per capire meglio il fenomeno
In particolare dal 1979 ad oggi sono stati fatti grandi progressi nell’alfabetizzazione. Come mostrano i dati più recenti (UNESCO Institute for Statistics), infatti, oltre l’86 per cento della popolazione mondiale oggi sa leggere e scrivere rispetto al 68 percento del 1979. Nonostante ciò, nel mondo oltre 750 milioni di adulti non sanno ancora leggere e scrivere, due terzi dei quali donne, e 250 milioni di bambini non riescono ad acquisire competenze di alfabetizzazione di base. Prima della pandemia di COVID-19, che ha causato la peggiore interruzione dell’istruzione in un secolo, 617 milioni di bambini e adolescenti non avevano raggiunto livelli minimi di lettura.
Il tema della Giornata internazionale dell’alfabetizzazione 2024
Quest’anno l’International Litteracy Day (Giornata internazionale dell’alfabetizzazione) verrà celebrato con il tema “Promuovere l’educazione multilingue: alfabetizzazione per la comprensione reciproca e la pace”. Una scelta maturata alla luce del “bisogno impellente di sfruttare il potenziale trasformativo dell’alfabetizzazione per promuovere la comprensione reciproca, la coesione sociale e la pace” si legge nel sito dell’Unesco. D’altronde, nel mondo odierno, in cui il multilinguismo è una pratica comune per molti, dare potere alle persone adottando un approccio multilingue può aiutare a promuovere la comprensione e il rispetto reciproci, consolidando al contempo le identità comunitarie e le storie collettive.
Un tema davvero interessante, anche perché la sua sperimentazione di certo non mancherà di evidenziare le problematiche relative all’alfabetizzazione in contesti multilingue per raggiungere una pace duratura, costringendo le istituzioni a cercare – più di quanto non si sia fatto fino ad ora – possibili soluzioni per migliorare le politiche, i sistemi di apprendimento permanente, la governance, i programmi e le pratiche. Anche per il 2024 la giornata sarà celebrata di persona e online a livello globale, regionale, nazionale e locale. La celebrazione ufficiale si terrà, invece, il 9 e 10 settembre 2024 a Yaoundé, in Camerun e sarà anche un’opportunità per far luce sull’agenda dell’alfabetizzazione in Camerun e in Africa nel contesto dell’Anno dell’istruzione dell’Unione africana.
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