GIOVANI KIZITO TAGLIANO IL TRAGUARDO

NOTIZIE DA BANGUI (ADOZIONI DI GRUPPO IN AFRICA)

Bangui (Rep. Centrafricana)

Carissimi, vi giunga un saluto e un abbraccio grande dalla Repubblica Centrafricana con i nostri più cari auguri per la Santa Pasqua, la più grande festa della vita che trionfa sulla morte, della speranza che trionfa sulla disperazione.

Come succede in tanti Paesi del mondo, anche il nostro rischia di cadere nello sconforto. Eppure non mancano i segnali che una vita migliore è davvero possibile, e a testimoniarlo sono i nostri ragazzi Kizito che, anche grazie a voi, cari amici dell’OPAM, riescono a frequentare la scuola pure quest’anno.

Da ottobre i corsi sono stati regolari ma proprio ieri è iniziato un nuovo sciopero degli insegnanti che durerà almeno una settimana. Speriamo arrivino presto ad un accordo con il Governo affinché non si perda troppo tempo, così com’è successo l’anno scorso!

Ma ora voglio rendervi partecipi della nostra quotidianità e raccontarvi un po’ di noi.

Sono sempre molto sorpresa quando incontro i bambini per strada (e credetemi, sono in tanti a passare le loro giornate girovagando senza meta e senza la guida di un adulto). Quando mi vedono non mi chiedono monete e nemmeno da mangiare. Mi dicono: “Sœur, mi puoi iscrivere a scuola?”.

Così è stato con Abikael la settimana scorsa. Non ho potuto dire di no di fronte al suo sguardo pieno di angoscia e, dopo aver sistemato alcune pratiche burocratiche, la ragazzina è stata accolta dalla famiglia di Pamela, una donna davvero speciale. Nonostante sia rimasta vedova da poco più di un anno, continua con coraggio la sua missione e cresce sia i figli della pancia sia quelli del cuore. Abikael si è rasserenata. L’abbiamo iscritta alla quarta classe ed è diventata senza indugio una figlia del cuore.

Poi c’è Divine, una ragazza molto brava, studiosa e con la testa sulle spalle. Sta frequentando il primo anno della scuola per infermieri qui a Bangui e sta andando avanti molto bene. Una volta diplomata, non avrà problemi a trovare lavoro e sarà di grande aiuto per la sua comunità.

Prince, invece, da piccolo è stato accusato di essere uno stregone e, abbandonato dalla madre, lo abbiamo trovato che viveva per strada con uno zio. Noi lo abbiamo curato ed è stato accolto da una delle nostre famiglie. Prince è rimasto sempre un po’ cagionevole di salute, ma questo ragazzo ha grinta e volontà da vendere.

Ora sta frequentando il terzo anno della facoltà di storia antica e moderna e, se tutto va bene, quest’estate si laurea. L’anno scorso ha perso molti mesi di studio a causa del prolungarsi dello sciopero degli insegnanti, ma Prince non è stato certo con le mani in mano: si è iscritto a un corso specialistico per operatore doganale, una funzione che richiede responsabilità e soprattutto onestà. Ebbene, ha ottenuto il diploma con ottimi risultati e ha buone probabilità di trovare lavoro nel settore doganale, ma prima vuole terminare l’università.  

Queste sono soltanto alcune delle storie dei nostri ragazzi. Potrei riempire pagine su pagine con racconti di speranza, di impegno, di sogni e di traguardi raggiunti perché voi, insieme a loro, avete creduto in un futuro possibile.

Noi qui proseguiamo con tanta buona volontà e tenacia. Ogni sera nelle famiglie ringraziano e pregano per voi, cari amici dell’OPAM, e io sono sicurissima che le loro preghiere arrivano a toccare il cuore di Dio. A voi un abbraccio affettuoso dalle famiglie e da tutti i ragazzi Kizito.

Con gratitudine,

Suor Elvira Tutolo.