CARISSIMO SANTO PADRE

Il saluto di don Robert Kasereka Ngongi a Papa Francesco

Carissimo Santo Padre,

innanzitutto La ringraziamo e Le siamo profondamente grati per il dono dell’accoglienza che oggi ci è concessa. Per tutti noi, soci e volontari dell’OPAM (Opera di Promozione dell’Alfabetizzazione nel Mondo), è una grande gioia ed un onore essere qui oggi al Suo cospetto.

L’OPAM il 24 maggio 2022 ha compiuto cinquant’anni e da 4 anni il Signore me ne ha affidato la guida, dopo essere stato personalmente beneficiato dall’OPAM quando ero un bambino in età scolare e vivevo con la mia famiglia nel villaggio di Lukanga, in Congo.

Ispirata dalla lunga esperienza missionaria del fondatore don Carlo Muratore, in pieno accordo con l’enciclica “Populorum Progressio”, l’OPAM considera essenziale forma di solidarietà il restituire alle persone il diritto all’educazione e all’istruzione, affinché abbiano strumenti per liberarsi dallo sfruttamento, dalla sopraffazione, dalla dipendenza dagli aiuti esterni e possano vivere le proprie storie in maggior autonomia.

Dal 2000, don Aldo Martini, per 20 anni presidente dell’OPAM, ha introdotto l’associazione all’idea di Reciprocità nella relazione fra Nord e Sud del mondo quale espressione concreta della Fraternità.

Un cammino intenso che oggi continuiamo a percorrere grazie alla dedizione e all’entusiasmo dei nostri preziosi volontari, nonostante le difficoltà, incoraggiati dai Suoi insegnamenti, Santo Padre. Le Sue parole di un «nuovo sogno» per l’umanità, in particolare ci confermano la necessità di continuare a vivere il nostro servizio nella dimensione della «fraternità universale».

In sintonia con questo Suo insegnamento, crediamo fermamente che l’educazione ad una nuova mondialità e ad un nuovo umanesimo siano la sfida attuale della nostra missione particolare. Nel Nord del mondo operiamo sensibilizzando l’opinione pubblica al problema dell’analfabetismo, a come il potere conti sull’ignoranza per sostenersi e alla superficialità con cui diamo per scontati alcuni nostri privilegi, come acqua potabile, istruzione e sanità. A questo fine, l’azione nelle scuole, come i gemellaggi tra classi dei diversi paesi, sono strumento fondamentale.

Nei Paesi del Sud avviamo e sosteniamo i processi di alfabetizzazione primaria, sostegno all’istruzione per tutti e di formazione degli adulti, in particolar modo delle donne. Operiamo attraverso piccoli progetti in realtà emarginate, le cui necessità ci vengono di volta in volta segnalate grazie alla fitta rete di relazioni di amicizia e conoscenza che i sostenitori dell’OPAM hanno intrecciato con persone che vivono in loco. I nostri interlocutori sono in massima parte vescovi, missionari, preti, religiosi e religiose, ma anche laici e alcuni non cristiani, quasi tutti conosciuti in occasione di loro viaggi in Italia. Conoscenze coltivate nel tempo mediante assidui contatti con questi profondi conoscitori delle realtà locali, che permettono all’OPAM di agire in modo mirato, efficace, rispettoso di culture e sensibilità diverse, e il tutto da remoto, senza necessità di costosi invii di cooperanti sul posto.

Grazie alla loro amicizia, dopo 50 anni di attività, con circa 4.500 progetti realizzati nei territori di circa 600 diocesi di 84 Paesi – tra Asia, Africa, America Latina e Oceania – e 4.200 interventi tra sostegno scolastico e adozioni a distanza, oggi ci troviamo arricchiti in umanità. Tutti loro, infatti, ci hanno donato la sapienza e i valori umani che essi custodiscono nella loro fragilità, e di cui il mondo ha estremo bisogno. Uno scambio di doni alla pari, per passare dalla solidarietà alla fraternità. In un tempo storico complesso, come quello che stiamo vivendo, in cui la sfida educativa “globale” diventa sempre più urgente, Le assicuriamo la nostra filiale preghiera e confidiamo nei Suoi insegnamenti e nelle Sue preghiere, Santo Padre, e nell’intercessione della Madonna di Guadalupe, nostra Protettrice, affinché la nostra Opera possa continuare ad offrire il suo servizio agli ultimi nell’ottica della promozione di uno sviluppo umano integrale, sia nel Sud che nel Nord del mondo.