RAPPORTO ADOZIONI – ANNO 2021

La scuola salvata dall’amore

A causa della pandemia anche il 2021 è stato un anno complicato per le scuole di tutto il mondo, compresi i nostri Centri Adozione, la maggior parte dei quali sono stati costretti a mettere in atto stratagemmi diversi per assicurare la continuità didattica in Paesi in cui la didattica a distanza è praticamente impossibile.

Ma l’amore per questi piccoli da parte dei referenti locali, l’impegno degli insegnanti e soprattutto il vostro sostegno hanno fatto la differenza riuscendo a salvare l’anno scolastico per centinaia di bambini e ragazzi.

Adottati

Nel 2021 i bambini e i giovani adottati sono stati 1.679 (- 159 rispetto al 2020), di cui 254 sostenuti con adozioni singole e 1.425 con adozioni di gruppo. In queste ultime sono comprese anche quelle di 164 seminaristi, 126 allievi infermieri e 20 famiglie catechiste (40 adulti e i loro 30 bambini).

La diminuzione del numero totale di adozioni è dovuta, in massima parte, alla mancata sostituzione dei bambini che avevano ultimato il ciclo per l’impossibilità degli adottanti di iniziare una nuova adozione a causa della crisi economica e per la progressiva chiusura dei Centri Adozione che stanno raggiungendo l’autofinanziamento.

Al numero totale dei bambini sostenuti agli studi con le adozioni, tuttavia, vanno aggiunti i 6.309 bambini e giovani e 1.090 adulti (di cui 1.015 donne) che, attraverso i progetti finanziati nel 2021, hanno potuto ricevere un’istruzione. I Centri delle adozioni singole sono 13, di cui 3 in Africa, 7 in America Latina e 3 in Asia. I Centri delle adozioni di gruppo sono 20, di cui 17 in Africa e 3 in Asia.

La maggior parte degli adottati frequenta la scuola materna e quella primaria. L’OPAM continua a
sostenere agli studi anche i ragazzi delle scuole superiori come i nostri allievi infermieri, ma per le
scuole superiori preferiamo intervenire attraverso i progetti
, perché in molti villaggi dove sono attive le
adozioni per frequentare le superiori i ragazzi devono trasferirsi in città dove frequentano istituti
diversi, rendendo difficile la comunicazione e il monitoraggio delle stesse adozioni.

Adottanti

I sostenitori delle Adozioni Scolastiche OPAM sono stati 609 (- 55 rispetto al 2019). La maggior parte degli adottanti che abbiamo perso hanno cessato l’adozione al termine del ciclo scolastico del bambino sostenuto che è coinciso con l’inizio della pandemia.

Si tratta in massima parte di singole persone o famiglie, ma abbiamo anche aziende, scuole, gruppi
di amici, gruppi parrocchiali, dopolavoro che sostengono uno o più bambini, o quote dell’adozione
di un gruppo.

Referenti in loco

Sono persone con le quali l’OPAM collabora da anni e con le quali ha intessuto rapporti di fraterna amicizia e di reciproca fiducia. Si tratta di sacerdoti, suore e laici che spendono la propria vita al servizio
dell’educazione dei più poveri, e che operano in condizioni difficili o addirittura estreme. Siamo in contatto con loro tramite e-mail e telefono, essi sono il nostro tramite per condividere anche con le comunità locali preoccupazioni, speranze, progetti.

Attualmente i referenti sono 30

  • 19 in Africa
  • 7 in America Latina
  • 4 in Asia

Sono in maggioranza persone del luogo che hanno una profonda conoscenza delle realtà locali e tutte le competenze necessarie per favorire l’autosviluppo di questi popoli. Garantiscono informazioni puntuali, trasparenza nella gestione dei fondi, monitoraggio dell’impatto del sostegno sia sui beneficiari diretti che sull’intera comunità locale.

Con il vostro sostegno, insieme oltre la pandemia

La collaborazione fra adottanti, responsabili in loco e operatori OPAM è importantissima affinché la relazione che nasce attraverso questa forma di sostegno sia un dono reciproco, capace di aiutare tutti a vedere il mondo con gli occhi dell’altro per costruire un futuro migliore per tutti.

Sperando di poter riprendere presto una vita normale, contiamo sul sostegno di nuovi amici per poter avviare altri Centri e venire incontro a tanti bambini che la crisi economica determinata dalla pandemia ha costretto ad abbandonare la scuola.

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