IL MIRACOLO DI LUKANGA

La testimonianza di padre Giovanni Piumatti

“La mia collaborazione con l’Opera di don Carlo nasce per un caso provvidenziale. Un giorno mi venne tra le mani un largo foglio stampato in bianco e nero, piacevole e pulito: OPAM. Non ricordo nemmeno più chi me lo mandò. Su quel foglio il messaggio era chiaro e tondo: l’alfabetizzazione è il passo necessario per prendere coscienza di quel che sei e di quel che puoi. In Africa ce n’è bisogno. Noi siamo disposti a dare una mano a chi la chiede: OPAM è nata per questo. Nessun formulario da compilare, nessuna raccomandazione, nessuna credenziale. Non ricordo bene i vari passaggi che seguirono. Ma bastarono pochissimi scambi e diventammo amici di don Carlo. Un’amicizia speciale, come se questo legame tra di noi ci fosse sempre stato. Don Carlo non era un amante della burocrazia, delle formalità, diciamo delle complicazioni”.

«Grazie all’OPAM a Lukanga arriva l’alfabetizzazione: prima per gli adulti e poi per i giovanissimi. Infatti, solo 4 su 10 dei ragazzi e ragazze di Lukanga erano iscritti alle scuole elementari.

Spiega ancora padre Piumatti: “Facevano parte della missione un centinaio di villaggi. Da un veloce censimento abbiamo visto quanti volevano iscriversi per formare le classi, ovviamente con maestri non diplomati, e calcolato quante lavagne, testi in kiswahili, quaderni e penne ci sarebbero serviti. In pochissime righe, e con ancor meno spiegazioni, abbiamo quantificato. Non ricordo quanti soldi abbiamo chiesto, ma so che ce li avete dati tutti, ripeto, con una facilità non ordinaria”. Ogni mese con i maestri ci ritrovavamo insieme per le preparazioni, i resoconti, i rifornimenti. Abbiamo vissuto momenti di grande fermento”. Purtroppo negli anni successivi, insieme a tanti progetti importanti e belli a Lukanga è arrivata la guerra con tanta violenza e saccheggi, fino ad oggi.

Eppure, il seme caduto nella terra buona ha germogliato ed ha portato frutto. Così, quando dopo tanti anni Kasereka, uno dei miei frizzanti watoto di Lukanga, viene a dirmi che è il nuovo Presidente dell’OPAM, quasi non ce la faccio a credere che sia proprio lui. Un figlio che viene dall’Africa. Meraviglioso!”.

Padre Piumatti, oggi 83 anni, rientrato nella sua diocesi originaria di Pinerolo solo nel 2020, non ha dubbi: a Lukanga i frutti dell’alfabetizzazione sono stati abbondanti e ricchi. “Tante famiglie che per generazioni erano state emarginate come fossero inesistenti, durante e dopo l’alfabetizzazione si sono sentite come un giardino in rifioritura, coscienti di una risurrezione. Tra riunioni, lavori comunitari e alfabetizzazione la comunità si è trasformata in una società più briosa, che finalmente ha iniziato a sentirsi protagonista del suo futuro. Purtroppo, però, negli ultimi 24 anni la situazione nel Kivu è peggiorata e oggi è come se stesse tornando indietro. Per questo motivo bisogna ricominciare ad alfabetizzare: in primis i governanti del Sud del Mondo e la società tutta del Nord”.

Sul numero di gennaio-febbraio 2022 della rivista OP.A.M. leggi la testimonianza integrale

Guarda il video del Tg2 con la testimonianza di don Robert