Mokili Ngonga - adozioni di gruppo

RESPONSABILE: Suor Anna Alfreda Kumbi Kumbi, Congregazione delle Suore di S. Giuseppe

NUOVE ADOZIONI: SI

SOSTEGNO: € 312 annue

Mokili Ngonga è uno dei numerosi piccoli villaggi che costellano il Plateau de Batèkè, un altipiano di savana erbosa a 150 km dalla capitale Kinshasa. Quando nel 2004 le Suore Giuseppine aprirono la loro missione in questa zona fra le più popolate, povere e abbandonate della regione, si trovarono di fronte malnutrizione, mortalità infantile elevata, mancanza di infrastrutture, di elettricità, di acqua e di quanto indispensabile ad una vita dignitosa. La quasi totalità della popolazione era analfabeta.

Le poche scuole primarie esistenti erano capanne di fango e paglia. Spesso le lezioni si svolgevano sotto un albero con pluriclassi di scuola primaria di 120 bambini per insegnante, dove imparare qualcosa era quasi impossibile. Sollecitate dalle famiglie le suore hanno avviato la scuola primaria St. Joseph. Anche con il sostegno dell’OPAM la scuola è cresciuta e oggi ha completato l’intero ciclo scolastico fino alla scuola secondaria che ha due indirizzi: Pedagogico e Chimico-Biologico.

L’ottima qualità dell’insegnamento e la possibilità per i bambini dei villaggi più lontani di essere ospitati nell’ostello annesso alla scuola ha fatto sì che oggi sia frequentata da circa 600 studenti. La presenza della scuola e l’impegno delle suore, anche verso la formazione degli adulti (formazione agraria e all’allevamento ittico e agrario) in modo particolare delle donne, sta funzionando da motore di sviluppo per l’intera realtà con un lento ma progressivo miglioramento delle condizioni di vita.

Resta ancora molto da fare. Per questo è importante garantire anche ai bambini delle famiglie più povere l’accesso ad un’istruzione di qualità, e per questo oltre agli interventi di edilizia per dotare la scuola di aule e servizi abbiamo avviato qui le adozioni scolastiche. L’adozione di gruppo contribuisce al sostegno di tutti questi piccoli. Le notizie regolarmente trasmesse agli adottanti due volte l’anno pertanto saranno relative a tutto il gruppo dei bambini sostenuti.

Calendario scolastico: da settembre a giugno.

Visite: Sì, con preavviso ed accordi con le suore. Considerati i disagi logistici, è un viaggio che richiede adeguata preparazione.

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Kisangani - adozioni di gruppo

RESPONSABILE: P. Jean-Robert Limbaya Mauzu, religioso Dehoniano 

NUOVE ADOZIONI: SI

SOSTEGNO: € 312 annue

Kisangani, nel nord del Paese in un territorio coperto da foreste e attraversato dal fiume Congo e da molti suoi affluenti, l’OPAM sostiene da tempo attraverso le adozioni scolastiche il Centro Saint Laurent che accoglie i bambini di strada e quelli con gravi problemi familiari.

Poiché l’80 per cento della popolazione qui vive sotto la soglia di povertà, specialmente nelle aree rurali, molti bambini invece di andare a scuola aiutano le famiglie nel lavoro dei campi e le bambine spesso contraggono matrimoni forzati. Inoltre la miseria sta portando all’avanzata di fenomeni sociali nuovi che, sradicando i valori più sacri della famiglia africana, stanno facendo crescere il numero dei bambini di strada.

Fondato nel 2001 da Padre Giovanni Pross, il Centro ha come obiettivo di restituire a questi ragazzi la dignità perduta per reinserirli nella società e dove possibile nella famiglia di origine. Poiché la maggior parte di loro non è mai andata a scuola o lo ha fatto per pochissimo tempo, l’istruzione è una delle attività fondamentali svolte dai ragazzi durante la permanenza al Centro.

Nel pomeriggio oltre a svolgere i compiti sono previste attività educative e pratiche, fra cui coltivare un orto che assicura legumi e ortaggi per la mensa. Per rispondere all’esigenza di proteggere, formare e favorire la socializzazione dei ragazzi più grandi, è stata inoltre creata una scuola di avviamento professionale per l’apprendimento di diversi mestieri con corsi di falegnameria, taglio e cucito e artigianato.

L’OPAM sostiene da tempo agli studi un gruppo di circa 25 ragazzi del Centro, diventati 28 nel 2024, e attende adottanti che prendano a cuore questa realtà per incrementare il loro numero. L’adozione di gruppo contribuisce al sostegno di tutti questi piccoli. Le notizie regolarmente trasmesse agli adottanti due volte l’anno pertanto saranno relative a tutto il gruppo dei bambini sostenuti.

Calendario scolastico: da settembre a luglio.

Visite: Sì, previ accordi con l’OPAM. Considerati i disagi logistici, è un viaggio che richiede adeguata preparazione.

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Bokungu - seminaristi, infermieri

RESPONSABILI: P. Charles Mabongi Masika (seminaristi); dott. Marius Longila (infermieri)

NUOVE ADOZIONI: SI

SOSTEGNO: € 120 annue (seminaristi); € 360 annue (infermieri)

Bokungu si trova nella provincia di Tshuapa, ed è una delle realtà più difficili dove l’OPAM realizza i suoi progetti. Si tratta di un territorio grande due volte la Toscana (42 mila Kmq) interamente coperto da foresta equatoriale, totalmente privo di strade, collegato dal nord ovest a sud est attraverso una sola pista percorribile in jeep. Per il resto i villaggi sono raggiungibili alcuni via fiume, altri in moto, altri ancora esclusivamente a piedi. Attualmente tutte le merci sono trasportate per via fluviale con un tragitto di 1600 Km percorribile in 4-6 settimane.

In un contesto di tale isolamento dove mancano scuole, ospedali, centri di salute e i pochi dispensari sono in condizioni deplorevoli, dopo la grande guerra che ha distrutto il Paese, è facile comprendere come la popolazione viva in uno stato di miseria assoluta. Inoltre, in tutto il territorio non esiste elettricità e anche l’approvvigionamento di acqua potabile rappresenta un grosso problema.

Come nel resto del Congo, spesso lo Stato ha affidato alle Diocesi la gestione delle strutture educative e sanitarie. Qui circa il 70% di quelle esistenti dipende dalla Chiesa. Per questo dal 2008 l’OPAM è intervenuta  in supporto alla Chiesa locale con diversi progetti, fra cui il completamento e l’ampliamento della scuola infermieri, con la creazione di una sezione di Ostetricia; la costruzione del Seminario Minore; e sostenendo con le adozioni scolastiche la formazione degli allievi infermieri, dei seminaristi e delle famiglie ESI, ovvero coppie di sposi che seguono un percorso formativo biennale specifico per diventare agenti pastorali ed educatori allo sviluppo integrale (alfabetizzazione, formazione al lavoro , ed. sanitaria ecc) nei villaggi più isolati del territorio.

Seminaristi

Nonostante le vocazioni sacerdotali non siano mai mancate, nel 2005 l’allora vescovo Mons. Fridolin Ambongo Besungu (oggi arcivescovo e cardinale di Kinshasa) per un territorio diocesano grande due volte la Toscana poteva disporre solamente di 15 sacerdoti e pochissimi catechisti, con enormi difficoltà sia pastorali che della Promozione umana e dello sviluppo. Per questo motivo, individuò tra le priorità l’avvio di un Seminario Minore.

Il problema della formazione dei candidati al sacerdozio, infatti, in questa zona risente pesantemente della situazione in cui versa il sistema scolastico, che è drammatica: gli edifici sono insufficienti e in condizioni pietose; mancano insegnanti qualificati perché a causa dei salari molto bassi o inesistenti i più bravi sono emigrati in città. Le classi sono affollate e la povertà delle famiglie non consente ai piccoli alunni di disporre di libri e materiale didattico.

Prima della nascita del seminario Minore “Jean Paul II” alla quale l’OPAM ha contribuito con il Prog. 1710 nel 2008, i candidati al sacerdozio venivano inviati direttamente al Seminario Maggiore dopo aver frequentato le normali scuole della zona. Ma l’80% di loro veniva respinto a causa del basso livello di preparazione di base, con gravi conseguenze per l’avvenire della Diocesi.

Oggi sebbene i ragazzi continuino a frequentare le scuole pubbliche di Bokungu, nel Seminario in cui risiedono, ricevono un rinforzo scolastico ed una formazione integrale di livello molto alto. Certamente non tutti sceglieranno di continuare il cammino verso il sacerdozio, ma la formazione ricevuta sarà un bagaglio importante che potranno mettere a servizio dell’intera popolazione.

L’adozione di gruppo contribuisce al sostegno di tutti questi ragazzi. Le notizie regolarmente trasmesse agli adottanti due volte l’anno pertanto saranno relative a tutto il gruppo degli studenti sostenuti.

Calendario scolastico: settembre- luglio

Visite: Sì, previ accordi con l’OPAM. Considerati i disagi logistici, è un viaggio che richiede tempi lunghi e un’adeguata preparazione

Infermieri

L’ITM (Institut Technique Medical) di Bokungu è una scuola secondaria per la formazione di infermieri A2. Gli studenti provengono da diversi villaggi e molti riescono a frequentare solo con grandi sacrifici, non essendo ancora disponibile una struttura di accoglienza. Alcuni per raggiungere la scuola devono percorrere fino a 24 km andata-ritorno a piedi ogni giorno. Altri sono ospitati dalle famiglie dei dintorni. Vista l’estrema povertà delle famiglie, per favorire l’iscrizione dei giovani la scuola deve essere gratuita.

Per questo motivo L’OPAM ha avviato l’adozione a distanza degli allievi infermieri che permette di coprire le seguenti spese: tasse scolastiche, materiale didattico e attrezzature necessarie alla pratica, divise e libri di testo.  I ragazzi beneficiati dalle borse di studio si impegnano sin dal momento dell’iscrizione ad esercitare per almeno 5 anni la professione a servizio delle strutture sanitarie della zona.

L’adozione di gruppo contribuisce al sostegno di tutti questi giovani. Le notizie regolarmente trasmesse agli adottanti due volte l’anno pertanto saranno relative a tutto il gruppo degli infermieri sostenuti.

Calendario Scolastico: settembre-luglio

Visite: Sì, previ accordi con l’OPAM. Considerati i disagi logistici, è un viaggio che richiede tempi lunghi e un’adeguata preparazione

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Loto - adozioni seminaristi

RESPONSABILE: Abbé Armand Otshudi

NUOVE ADOZIONI: SI

SOSTEGNO: € 120 annue

Il villaggio di Loto si trova nella diocesi di Kole che comprende un territorio di 66 mila kmq (pari alla superficie di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino), a cavallo fra la provincia del Kasai Orientale e quella di Sankuru, tra foresta e savana. La popolazione, circa 535.800 abitanti, vive sparsa in
migliaia di piccolissimi villaggi isolati tra di loro e abbandonati dallo Stato.

La totale mancanza di strade è alla base delle condizioni di estrema povertà e sottosviluppo. Nonostante la ricchezza di risorse naturali del suo territorio (petrolio, metano, oro, mercurio, etc.), analfabetismo, fame, malattie, elevata mortalità sono il volto più evidente della miseria di questa popolazione. L’approvvigionamento e il commercio avvengono utilizzando biciclette cariche all’inverosimile che percorrono viottoli di terra battuta. A causa della scarsa accessibilità anche le grandi agenzie internazionali sono assenti. Solo grazie alla Diocesi che ha acquistato una nave da trasporto oggi è possibile in parte commercializzare alcuni prodotti agricoli dai centri più grandi dove le parrocchie stanno organizzando cooperative agricole.

Come in altre aree del Congo, anche qui lo Stato ha affidato alla Diocesi la gestione della maggior parte delle strutture educative e sanitarie. Fiore all’occhiello in ambito educativo è il Seminario Minore St. Kizito che sorge a Loto, ed è l’unica istituzione accreditata di insegnamento secondario della zona.
Ogni anno accoglie 200 allievi tra gli 11 e i 19 anni provenienti da ogni parte della diocesi e da quelle vicine di Tshumbe e Mweka. Obiettivo principale di questa istituzione è formare i giovani che manifestano il desiderio di diventare sacerdoti, ma la scuola da sempre contribuisce anche alla formazione di un’élite laica di intellettuali e professionisti che oggi operano in diversi ambiti della vita sociale del Paese.

L’OPAM attraverso le adozioni scolastiche dei seminaristi sostiene la metà dei costi della
scolarizzazione dei piccoli studenti (tasse, uniformi, materiale scolastico, libri e stipendio agli insegnanti). Ricordiamo che trattandosi di un’adozione di gruppo non sosterremo un singolo
seminarista ma contribuiremo al sostegno di un gruppo di loro. Le notizie, regolarmente trasmesse agli adottanti due volte l’anno dal Rettore del seminario, pertanto saranno relative a tutto il gruppo degli studenti sostenuti.

Calendario scolastico: settembre-luglio

Visite: Sì, previ accordi con l’OPAM. Considerati i disagi logistici, è un viaggio che
richiede adeguata preparazione

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Lolo - adozioni di gruppo, infermieri, ESI

RESPONSABILI: Madame Chantal Ambwaka Mokonda (infermieri); S. E. Mons. Jean Bertin Nadonye Ndongo (Educatori allo sviluppo integrale – ESI)

NUOVE ADOZIONI: SI

SOSTEGNO: € 360 € annue (infermieri); € 125 annue (Educatori allo Sviluppo Integrale – ESI) 

Lolo si trova in piena foresta equatoriale nel nord ovest del Paese. È un territorio geograficamente isolato, con un tasso di povertà della popolazione che supera il 93 per cento, dove c’è un solo medico ogni 50 mila abitanti e un immenso bisogno di personale infermieristico ben formato. Poiché lo Stato, anche qui ha affidato alla Chiesa la gestione dell’educazione e della sanità, l’OPAM sostiene attraverso le adozioni scolastiche la formazione di infermieri e di famiglie che intendono diventare educatori allo sviluppo integrale.

INFERMIERI

Per far fronte alla drammatica carenza di personale infermieristico ed evitare che inviando fuori dal territorio gli aspiranti infermieri per la formazione non facessero più ritorno nel territorio di origine  la Diocesi di Lolo nel 1992 apre l’Institut Technique Medical (ITM) per la formazione di ausiliari della sanità. I primi corsi sono a “ciclo breve” della durata di 3 anni. Due anni dopo, fatti i necessari passaggi burocratici, la scuola ottiene l’autorizzazione a iniziare il “ciclo lungo” di studi che in 4 anni di corso porta gli studenti al diploma di infermiere di livello A2. 

Dal 1995 al 1998 l’ITM di Lolo forma 58 ausiliari della sanità, e dal 1998 al 2020 si contano 217 infermieri diplomati di livello A2. Il bisogno di infermieri è immenso considerando che, per carenza di personale, solo 4 dei 10 centri sanitari della diocesi sono attivi a servizio di una popolazione di 200.000 abitanti sparsi in diversi villaggi isolati su un territorio di 10.000 Km2

Oggi la scuola dispone di aule nuove e può accogliere più studenti come richiesto dalla recente riforma governativa. “Questo importante obiettivo grazie al sostegno dell’OPAM è stato raggiunto e ora il nostro Istituto è considerato uno dei migliori della zona” ci comunica soddisfatto il vescovo di Lolo, mons. Jean Bertin Nadonye. Una nuova sfida per le adozioni scolastiche OPAM, visto che l’estrema povertà continua a rendere impossibile a tante famiglie di sostenere i costi della con il rischio di abbassare il numero di allievi. 

Calendario scolastico settembre- luglio

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ESI – EDUCATORI ALLO SVILUPPO INTEGRALE

L’evangelizzazione e la promozione umana delle popolazioni dei villaggi più isolati a Lolo sono da sempre compito dei laici.

Per molto tempo questo ruolo è stato svolto da persone di buona volontà che accettavano di farsi carico, per tutta la vita, di quelle comunità che i parroci potevano raggiungere solo saltuariamente. Le dimensioni di una parrocchia in questo Paese, infatti, sono paragonabili a quelle di una nostra diocesi. Poi, la sfida imposta dal confronto soprattutto con le numerose sette religiose ha reso urgente per questi laici una formazione adeguata e sempre più completa.

Da qui, per volontà e su iniziativa del vescovo mons. Jean Bertin Nadonye, nella diocesi di Lolo avviene la rinascita della Scuola diocesana per catechisti. Una istituzione che, purtroppo, nell’ultimi decenni a causa della grave mancanza di risorse e dell’insicurezza generata dalle continue guerriglie, è andata sempre più a scomparire in tutto il Paese, lasciando un grave vuoto nella formazione. Le uniche scuole per catechisti, infatti, sono rimaste quelle delle province ecclesiastiche, della durata di 3 anni, molto più costose e difficili da raggiungere. 

I nostri catechisti sono veri e propri leaders di comunità – spiega il vescovo – in grado di sostituire in parte la figura del parroco per la cura pastorale ordinaria e insieme di assumere il ruolo di educatori in diversi ambiti e di alfabetizzatori. Il corso di formazione dura 1 anno, durante il quale seguono corsi teorico-pratici nelle diverse materie in ambito pastorale e teologico e in quello dello sviluppo (sanità, agricoltura, edilizia).  Il catechista è anche marito e padre. Pertanto, la formazione si estende a tutta la famiglia. Così la moglie, che purtroppo nella maggior parte dei casi è analfabeta – in quanto la piaga dell’analfabetismo femminile è ancora molto profonda in tutto il Continente – innanzitutto impara a leggere, scrivere e far di conto, e poi segue un percorso formativo professionale che prevede anche un corso di taglio e cucito perché acquisisca questa competenza e la possa a sua volta insegnare. Ogni famiglia ha in media 4 figli ed il progetto di sostegno prevede anche la copertura delle spese per la loro scolarizzazione”. 

L’OPAM promuove l’adozione scolastica a distanza per queste famiglie dal 2018 perché, dove è presente una famiglia ESI, con l’insegnamento di semplici norme igienico-sanitarie e la lotta alla superstizione si ha una riduzione delle malattie infettive, della mortalità materna e infantile e un miglioramento delle condizioni generali di salute per tutti gli abitanti del villaggio. 

Inoltre si è riscontrato che aumenta la produttività delle terre coltivabili e insieme la tutela dell’ambienteLe donne riacquistano la dignità perché si superano le discriminazioni legate alla cultura tradizionale e grazie all’alfabetizzazione migliora per tutti la comprensione della realtà, la possibilità di difendere i propri diritti e maturare una cittadinanza attiva. 

I corsi si svolgono presso il Centro Mobokoli di Lolo dove 10 famiglie si trasferiscono per un intero anno. Il Centro dispone di alloggi in muratura per ciascun nucleo familiare e a ciascuna famiglia viene assegnato un pezzo di terreno per contribuire all’auto sostentamento e apprendere nuove tecniche agrarie.

Calendario scolastico: settembre- giugno

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Masoy - adozioni di gruppo

RESPONSABILE: P. Dieudonné Kahindo Tsongo

NUOVE ADOZIONI: SI

SOSTEGNO: € 312 annue

Masoy è un centro di circa 21 mila abitanti a 40 km a nord ovest della città di Butembo, nel territorio di Lubero. La maggior parte della popolazione però vive in piccoli villaggi sparsi nel vasto territorio, per metà montuoso e per metà coperto da una fitta foresta.

Le famiglie vivono di agricoltura di sussistenza, piccolo commercio e allevamento di bestiame minuto; ma quello che producono viene venduto a basso prezzo in loco perché le strade per raggiungere altre zone e soprattutto la grande città di Butembo, sono sterrate e fangose e difficilmente percorribili. Inoltre, il trasporto è costoso e rischioso a causa delle bande armate che fanno razzie. Così la  miseria continua a crescere, aggravata dalla lunga guerra che da 30 anni insanguina questa parte del Congo per l’accaparramento delle abbondanti risorse naturali del suo sottosuolo.

L’istruzione è la prima risposta per accendere la speranza. Ecco perché in queste località l’OPAM sostiene, oltre a numerosi progetti, anche le adozioni scolastiche per favorire la frequenza degli studenti e assicurare agli insegnanti uno stipendio dignitoso per andare avanti.

Per agire in modo sempre più efficace in questo difficile territorio, nel 2018 in collaborazione con la diocesi di Butembo-Beni, l’OPAM ha avviato la modalità di adozione scolastica a distanza con i coniglietti.

ADOZIONI SPECIALI: UNA COPPIA DI CONIGLIETTI PER RISCRIVERE IL FUTURO

L’originalità di queste adozioni consiste nel fatto che una quota dell’importo versato dagli adottanti per coprire i costi ordinari di tasse scolastiche, materiale didattico e contributo agli insegnanti, viene spesa per acquistare una coppia di coniglietti da assegnare ad ogni bambino adottato.

Il progetto è della durata di 2 anni per centro aiutato, il tempo minimo per il raggiungimento dell’autonomia del progetto stesso. Infatti, considerati i tempi veloci di riproduzione dei coniglietti, entro 2 anni i bambini riescono ad avviare un mercato virtuoso che gli permette di guadagnare quanto serve a coprire i costi scolastici per proseguire gli studi senza gravare sulle famiglie.

L’esperimento, avviato nel 2018 nella scuola primaria di Kagheri, è già stato replicato a Kyuto e attualmente è attivo a Masoy per il biennio 2022-23 e 2023-2024 in 5 scuole primarie del territorio, piccole scuole di villaggio che funzionano quasi tutte in precarie baracche di legno: E.P. Masoy, E.P. Mwenye, E.P. Kilonge, E.P Lumba, E.P Vukoka, E.P Musenge, coinvolgendo un totale di  125 alunni di prima classe per ogni anno scolastico. 

L’esperienza ha anche un’importante valenza pedagogica perché aiuta i bambini ad assumersi il compito di prendersi cura dei loro coniglietti e a partecipare attivamente alla microeconomia familiare, senza essere costretti, a causa della povertà, a lasciare la scuola per andare nei campi a lavorare.

Dal 2018 ad oggi, nessuno dei bambini adottati con questo progetto ha abbandonato la scuola e questi piccoli sono diventati l’orgoglio dei genitori.

 

Calendario scolastico: da settembre a giugno. 

Visite: Sì, con preavviso ed accordi tramite l’OPAM con il referente. Considerati i disagi logistici e i problemi di sicurezza, è un viaggio che richiede adeguata preparazione.

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