GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO 2022

In occasione della Giornata Internazionale del Volontariato, rilanciamo il videomessaggio di Papa Francesco realizzato per questa occasione con la collaborazione di Vatican Media. “Il volontariato rende aperti alle necessità dell’altro, alla difesa degli ultimi e alla cura del creato” dice il Santo Padre, che definisce i volontari “artigiani di misericordia” che lavorano “non solo per la gente” ma “con la gente”.

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Nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale del volontariato l’OPAM accoglie a cuore aperto l’intenzione di Preghiera affidata da Papa Francesco per questo mese di dicembre alla Chiesa, attraverso la sua Rete Mondiale. Una preghiera “perché le organizzazioni di volontariato e promozione umana trovino persone desiderose di impegnarsi per il bene comune e cerchino strade sempre nuove di collaborazione a livello internazionale”, è infatti il senso del messaggio del Pontefice in occasione di questa importante ricorrenza.

Un invito alla solidarietà, ad aiutare gli altri, a guardare al prossimo e a darsi da fare per chi è nel bisogno, che sono di grande incoraggiamento anche per l’OPAM che oggi rende un particolare ringraziamento ai suoi volontari e ai gruppi locali.

Alla base dell’agire dell’OPAM ci sono innanzitutto due valori: il volontariato e la fraternità.

“In particolare il volontariato, dal primo giorno, rappresenta insieme l’anima, le braccia e le gambe dell’Associazione – spiega il Presidente don Robert Kasereka – mentre la fraternità è il sentimento che ci tiene uniti, dal Nord al Sud del mondo, attraverso conoscenza, condivisione e servizio”.

La dimensione strutturata di questo volontariato è data dai gruppi locali OPAM che a livello territoriale rappresentano un centro propulsore dei valori e delle iniziative dell’Associazione, anche per la raccolta fondi. Attualmente gruppi locali sono operativi a Noto (SR), Terrasini (PA), Pisa, Milano e Ventimiglia. In altre città, invece, ci sono singoli referenti OPAM. “Una ricca rete di relazioni dove da 50 anni sperimentiamo la cura dell’altro e della nostra casa comune” conclude il Presidente.