RAPPORTO ADOZIONI – ANNO 2020

Nell’anno difficile del Covid-19

Tutte le scuole sono state chiuse per il lock-down dovuto alla pandemia, con tempi e modalità diversi a seconda del calendario scolastico e della situazione dei singoli Paesi, ma abbiamo mantenuto contatti costanti con i responsabili in loco. Parte degli aiuti economici inviati per le adozioni sono stati utilizzati dai responsabili per far fronte ai bisogni di base dei singoli bambini e delle loro famiglie (cibo, presidi di protezione, medicine).

A causa della crisi economica che ha messo in ginocchio pesantemente anche l’Italia, il numero degli adottanti e dei bambini e ragazzi sostenuti nel corso del 2020 è diminuito. Grazie alle offerte generiche, però, siamo riusciti a mantenere fede a tutti gli impegni presi con i singoli Centri. 

Adottati

Nel 2020 i bambini e i giovani adottati sono stati 1.838 (- 123 rispetto al 2019) di cui 287 sostenuti con adozioni singole (172 femmine e 115 maschi) e 1.551 con adozioni di gruppo (il numero delle femmine e dei maschi è quasi lo stesso). Nelle adozioni di gruppo sono comprese anche quelle di 160 seminaristi, 52 allievi infermieri e le 10 famiglie catechiste (20 adulti e i loro 30 bambini).

La diminuzione del numero totale di adozioni è legato in massima parte alla mancata sostituzione dei bambini che avevano ultimato il ciclo, per l’impossibilità degli adottanti di iniziare una nuova adozione a causa della crisi economica.

Al numero totale dei bambini sostenuti agli studi con le adozioni, tuttavia, vanno aggiunti i 5.541 bambini e giovani e 240 adulti (di cui 170 donne) che, attraverso i progetti finanziati nel 2020, hanno potuto ricevere un’istruzione.

I Centri delle adozioni singole sono 14

  • 4 in Africa
  • 7 in America Latina
  • 3 in Asia

I Centri delle adozioni di gruppo sono 19

  • 16 in Africa
  • 3 in Asia

Sono sempre più gli adottanti che scelgono di sostenere un gruppo piuttosto che un singolo bambino e questo ci fa piacere. Questa forma di sostegno presenta diversi lati positivi: rispetto totale della privacy del bambino e della famiglia, minor impegno gestionale, coinvolgimento del sostenitore sulle realtà sostenute, autoeducazione alla gratuità di un gesto di solidarietà.

La maggior parte degli adottati frequenta la scuola materna e quella primaria. L’OPAM continua a sostenere agli studi anche i ragazzi delle scuole superiori come i nostri allievi infermieri. Questo purtroppo non sempre è possibile, in molti villaggi per frequentare le superiori bisogna trasferirsi in città dove i ragazzi si distribuiscono in istituti diversi, rendendo difficile la comunicazione e il monitoraggio del progetto. 

Adottanti

I sostenitori delle Adozioni scolastiche OPAM sono stati 609 (- 55 rispetto al 2019). La maggior parte di coloro che hanno rinunciato, lo hanno fatto al termine del ciclo scolastico del bambino sostenuto che è coinciso con l’inizio della pandemia.

Referenti in loco

Sono persone con le quali l’OPAM collabora da anni e con i quali ha intessuto rapporti di fraterna amicizia e di reciproca fiducia. Si tratta di sacerdoti, suore e laici che spendono la propria vita al servizio dell’educazione dei più poveri, e che operano in condizioni difficili o addirittura estreme anche a rischio della propria vita. Cerchiamo di restare in contatto con loro tramite e-mail e telefono. Essi sono il nostro tramite per condividere anche con le comunità locali preoccupazioni, speranze, progetti.

Attualmente i referenti sono 29

  • 18 in Africa
  • 7 in America Latina
  • 4 in Asia

Sono in maggioranza persone del luogo che hanno una profonda conoscenza delle realtà locali e tutte le competenze necessarie per favorire l’autosviluppo di questi popoli; garantire informazioni puntuali; trasparenza nella gestione dei fondi; monitoraggio dell’impatto del sostegno sia sui beneficiari diretti che sull’intera comunità locale. 

La collaborazione fra adottanti, responsabili in loco e operatori OPAM è importantissima affinché la relazione che nasce attraverso questa forma di sostegno sia un dono reciproco, capace di aiutare tutti a vedere il mondo con gli occhi dell’altro per costruire un futuro migliore per tutti.