La Missione di Kisanji si trova nella provincia del Bandundu, a circa 275 km dalla sede della diocesi a Kikwit e a quasi 800 km dalla capitale Kinshasa. Ci troviamo nella brousse (savana boscosa), in una zona remota e difficilmente raggiungibile, collegata da strade disastrate e sabbiose. La maggioranza della popolazione è poverissima e al limite della sopravvivenza. Il tasso di disoccupazione è altissimo.
Un nuovo Istituto Tecnico Medicale, una scuola infermieri per formare personale sanitario fondamentale per l’assistenza e le cure degli abitanti dei villaggi in una zona dove la mortalità soprattutto materna e infantile ma anche per malaria e febbre tifoide è molto elevata.
La Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Torino, presente nella Missione dal 1951, è un importante punto di riferimento per gli abitanti di Kisanji e dei villaggi vicini. Le suore si occupano di un orfanotrofio, sono impegnate nella pastorale e nell’assistenza degli alunni delle scuole primarie e secondarie. Alcune lavorano anche nell’ospedale gestito dalla comunità che serve oltre 114 mila persone. Più di 500 malati al mese vi ricorrono per le cure, ma per il numero esiguo di medici e la scarsa preparazione del personale curante, il tasso di mortalità – soprattutto materna e infantile ma anche per malaria e febbre tifoide – resta elevatissimo.
Suor Lucie Gisupa ci scrive: “La scuola per infermieri più vicina si trova a oltre 75 km e non ci sono strade e mezzi di trasporto pubblici per raggiungerla in tempi ragionevoli. Per questo è nata l’idea di avviare qui una nostra scuola.
Abbiamo quindi aperto un Istituto Tecnico Medicale (ITM), di cui sono la preside, che alla fine dei corsi della durata di 4 anni rilascerà un diploma di infermiere di livello A2. Abbiamo iniziato con un gruppo di 24 alunni e 30 insegnanti che si alternano nei diversi corsi. Le lezioni si svolgono nelle aule del Liceo Pedagogico prese in affitto, ma stiamo ultimando la costruzione di ambienti specifici e più idonei per l’ITM, grazie alla collaborazione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
I nostri giovani hanno desiderio di studiare e diventare infermieri. Con il nuovo anno scolastico gli iscritti sono 39. La scuola, però, ha scarse risorse economiche, le famiglie degli alunni vivono in condizioni di miseria e non hanno la possibilità di sostenere le spese. Anche la nostra comunità religiosa ha prosciugato tutte le risorse.
Per questo oso chiedere a voi un sostegno, senza il quale non riusciremo a svolgere le lezioni regolarmente: la spesa prevista è di € 140 per le tasse scolastiche e € 10 per la divisa, per ciascun futuro infermiere. Vi ringrazio in anticipo per quanto potrete fare”.