Il villaggio di Gadalao fa parte del comune di Mokolo, ultimo grande centro urbano prima del confine con la Nigeria, nella regione Estremo Nord del Cameroun, a due chilometri dalla parrocchia di Mokong. In questa regione montuosa, i cui abitanti sono i Mofou, per due terzi dell’anno regna grande siccità mentre nella stagione delle piogge i fiumi straripano.
In una scuola primaria con 520 alunni, di cui 230 sono bambine, i servizi igienici sono fondamentali per la salute e l’igiene. Quelli esistenti sono fatiscenti e pericolanti, i bambini sono costretti a fare i propri bisogni all’aperto con tutti i rischi conseguenti. Aiutiamo la scuola a costruire nuovi servizi igienici adeguati e separati per i bambini e le bambine.
Nella zona di Mokong le Suore Orsoline di Gesù da tempo si occupano di istruzione, cura dei malati e assistenza ai più poveri. Più volte l’OPAM ha sostenuto progetti di alfabetizzazione a favore dei bambini Mofou e Suor Marie-Louise Bounong Embieneng si rivolge ancora a noi: “Mi è stata assegnata nuovamente la direzione della scuola primaria di Gadalao alla quale fanno riferimento anche i villaggi vicini e dove ho già lavorato per dieci anni, fino al 2015. Pian piano vediamo dei cambiamenti nel modo di pensare della nostra gente anche se il cammino è ancora lungo. Per gli uomini Mofou la donna deve essere al servizio del marito, della casa e mettere al mondo più figli possibile. La maggior parte emigra in cerca di lavoro. Alcuni tornano a casa ogni due-tre anni lasciando nel frattempo la famiglia senza aiuti economici, altri si creano una nuova vita e abbandonano moglie e figli. Per questo noi lavoriamo molto per la promozione, l’emancipazione e l’autodeterminazione delle donne e per l’istruzione dei bambini, ma la mentalità maschilista che vede i figli come forza lavoro è difficile da sradicare. A Gadalao abbiamo 520 alunni, di cui ben 230 femminucce, un risultato che ci rende molto fiere perché sempre più madri capiscono l’importanza di mandare a scuola anche le bambine. Una nostra grande preoccupazione è l’igiene perché i bagni esistenti sono pericolanti e fatiscenti, e bambini e insegnanti devono arrangiarsi a fare i propri bisogni all’aperto con i rischi che ne conseguono. Il gran numero di iscritti, inoltre, fa sì che aumenti il grave rischio di malattie epidemiche come colera, dissenteria amebica o febbre tifoide, spesso letali per i più piccoli. Il nostro progetto prevede la costruzione di due blocchi di servizi igienici (uno per le femmine e uno per i maschi) con 3 bagni e 2 lavandini ciascuno e l’istallazione di una cisterna per l’acqua, pagata dai genitori che contribuiranno secondo le loro possibilità. Chiediamo all’OPAM di aiutarci coprendo il costo di € 8.100 per la costruzione dei servizi igienici. In questo modo, oltre a salvaguardare la loro salute, potremo insegnare ai nostri alunni le basi dell’igiene”.