Prog. 2220 – Un pasto per i bambini di Tchébébé

Prog. 2220 – Un pasto per i bambini di Tchébébé

Tchébébé (Togo); Tipologia: refezione scolastica; Beneficiari: 100 bambini; Stato del progetto: REALIZZATO
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CONTESTO

Tchébébé è un villaggio della Regione centrale del Togo che sorge in una zona di savana arborea nella provincia di Sotouboua. A causa dei cambiamenti climatici, il suo territorio sta progressivamente desertificandosi.

L’attività agricola (mais, palma da olio e caffè), principale occupazione della popolazione, sta cedendo il posto ad un’agricoltura di sussistenza e la povertà delle famiglie continua a crescere in modo drammatico, con gravi conseguenze soprattutto in campo sanitario ed educativo visto che la gratuità, in questi ambiti, non è assicurata dallo Stato. 

Assicurare un pasto completo a scuola per 100 bambini così da arginare la malnutrizione e favorire il loro reinserimento scolastico. 

PROGETTO

In Togo la scuola è obbligatoria sin dalla materna e, sebbene sulla carta sia gratuita, le famiglie, per assicurare l’istruzione ai propri figli, devono versare un contributo che varia da villaggio a villaggio. La frequenza alla scuola primaria è dell’80% ma alla secondaria scende al 43%.

Tuttavia, per ridurre i costi le scuole pubbliche hanno classi sovraffollate, pochi insegnanti spesso non qualificati e totale mancanza di materiale scolastico. Ne deriva che gran parte dei bambini che vanno a scuola terminano il ciclo primario con enormi lacune quando non abbandonano la scuola dopo uno o due anni di frequenza.

Per arginare questa situazione le Suore Mariste, nei 22 anni di presenza nella Diocesi di Sokodé, hanno avviato diverse scuole per assicurare un’educazione di qualità ai bambini delle famiglie più povere senza distinzione di etnia e religione. Fra queste c’è l’Istituto Pietro Micossi di Tchébébé che accoglie oggi 620 alunni dalla scuola dell’infanzia al liceo.

La direttrice della scuola, Sr. Julienne Bassoliwena, e Sr. Rita Avesani, missionaria veronese da molti anni in questa missione, lanciano un grido di aiuto: “A causa della pandemia la scuola è stata chiusa per tutti questi mesi come nel resto del Paese. Ha riaperto a settembre per permettere agli alunni delle classi terminali di sostenere gli esami di diploma. Il 23 ottobre la scuola riaprirà per tutti con notevoli difficoltà. La crisi economica conseguente alla pandemia ha aggravato la miseria della nostra gente. Ci sono famiglie che non riescono neppure a garantire un’alimentazione adeguata ai loro bambini. Assicurare un pasto completo a scuola per questi piccoli è urgente sia per arginare la malnutrizione e le sue conseguenze sia per favorire il loro reinserimento scolastico. Finora siamo riusciti a trovare un sostegno per la mensa della scuola materna, mentre non abbiamo fondi per gli alunni della primaria e per i più grandi. Ci rivolgiamo a voi con fiducia per assicurare la refezione almeno a 100 bambini della scuola primaria. Il costo di ogni pasto è di 0,40 € per un totale di 7.200 € per l’intero anno scolastico. Non lasciateci soli. La scuola, in mezzo a tanta povertà, è l’unica ancora di salvezza per il presente e il futuro di intere generazioni. Il Signore vi ricompensi!”

 

Leggi la testimonianza del progetto