Prog. 2321 – Portiamo gli Aka a scuola per favorire l’integrazione

Prog. 2321 – Portiamo gli Aka a scuola per favorire l’integrazione

Diocesi di Impfondo (Rep. del Congo); Tipologia: tasse scolastiche, mat didattico, cure mediche; Beneficiari: 140 alunni
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CONTESTO

La Diocesi di Impfondo, suffraganea dell’arcidiocesi di Owando, è situata nel nord della Repubblica del Congo, nella regione di Likouala, in piena foresta equatoriale. La zona è ricchissima d’acqua, non solo per la presenza di fiumi come l’Ubangui, il grande affluente del Congo, ma per le abbondantissime piogge (almeno 6 mesi l’anno) che la riempiono di laghi e stagni rendendola per buona parte paludosa. Le coltivazioni servono solo all’autosostentamento della popolazione e la pesca, di per sé molto abbondante, non ha sbocchi commerciali per mancanza di collegamenti: l’assenza di strade praticabili ha reso la zona una sorta di enclave isolata, dove le condizioni di vita sono estremamente dure.

La tribù pigmea degli Aka è stata emarginata dai Bantu, che si sono approfittati di questa popolazione, ancora molto primitiva ed ingenua, per sfruttarla e mantenerla in uno stato d’inferiorità. Le scuole cattoliche cercano di ovviare a questa situazione con un’istruzione di qualità che si prenda cura degli autoctoni e dia loro la possibilità di integrarsi e conquistare il posto che meritano nella società. All’OPAM viene chiesto di finanziare un progetto di intervento su dieci scuole della Diocesi per  sostenere agli studi 140 studenti, 82 maschi e 58 femmine tra scuola primaria e secondaria.

PROGETTO

La tribù pigmea degli Aka, prima occupante di questi territori, è stata sospinta nella foresta dall’arrivo dei Bantu, che si sono approfittati di questa popolazione, ancora molto primitiva ed ingenua, per sfruttarla e mantenerla in uno stato d’inferiorità. Pur ricchi di un sapere legato alla conoscenza dei segreti della natura, gli Aka sono costretti ai lavori più umili, emarginati e discriminati sul piano sociale; malnutriti, privi di cure mediche e senza accesso all’istruzione, rischiano l’estinzione.

Padre Célestin Ndagijimana, parroco di Sainte Odile a Dongou, nella Diocesi di Impfondo, ci spiega: Le scuole cattoliche hanno da tempo preso a cuore questa situazione drammatica e cercano di ovviarvi con un’istruzione di qualità che si prenda cura degli autoctoni e dia loro la possibilità di integrarsi e conquistare il posto che meritano nella società. Purtroppo le famiglie non hanno alcuna possibilità di affrontare i costi scolastici e da parte sua lo Stato congolese non sostiene in alcun modo le scuole cattoliche.

Padre Célestin propone perciò all’OPAM di finanziare un piano d’intervento articolato su 10 scuole poste in varie località della Diocesi, che si faccia carico di 140 studenti (82 maschi e 58 femmine, di cui 80 dovrebbero frequentare la primaria e 50 la secondaria di I grado), tra i quali anche 10 bambini di etnia Bantu appartenenti a famiglie disagiate. Un modo, questo, per incentivare anche il superamento delle barriere socio-culturali che separano autoctoni e Bantu. Nel costo di € 10.000 sono comprese spese scolastiche, divise, materiale didattico, spese mediche per i bambini più fragili, spese di trasporto dei materiali, nonché il controllo periodico sulle scuole per prevenire l’abbandono scolastico, coordinare le attività ed evitare che i Bantu sottraggano le risorse destinate agli autoctoni.