Il distretto di Kandhamal è uno dei distretti più poveri dello stato dell’Orissa nell’est dell’India. Il suo territorio è per il 70% coperto da foreste nelle quali si trovano centinaia di villaggi abitati per metà da popolazioni tribali di etnia Khanda che vivono dei prodotti della foresta e per l’11% da dalit che praticano un’agricoltura di sussistenza o lavorano come braccianti stagionali per poche rupie. A causa dell’emarginazione e dell’isolamento del territorio privo di strade e mezzi di trasporto, la popolazione rurale vive in condizioni di miseria, privata di ogni diritto fondamentale (salute, educazione, lavoro…). Rutungia, sede del progetto, è uno di questi villaggi. Qui vivono 800 persone. L’80% degli adulti è analfabeta e solamente il 30% dei bambini va a scuola perché impegnanti ad aiutare i genitori nella sorveglianza dei fratelli minori o nel lavoro nei campi e nella jungla per contribuire alla misera economia familiare.
Rutungia è uno dei tanti villaggi sparsi nella foresta, qui vivono 800 persone di cui l’80% degli adulti è analfabeta e solamente il 30% dei bambini va a scuola perché lavorano con i genitori o sono impegnati nella sorveglianza dei fratelli minori. Qui la St. Xavier School assicura una formazione di qualità anche ai bambini dei villaggi rurali vicini che la frequentano. La scuola ha attualmente 520 alunni, dalle classi della materna alla 10ª.
Tra di essi solo 40 sono in grado di pagare l’intera retta annua. Ci viene chiesto aiuto per favorire la scolarizzazione di almeno 81 alunni tra i più poveri e pagare la mensa di 50 bambini. E’ anche urgente creare una smart class per la didattica con supporto digitale (una lavagna interattiva multimediale) per migliorare la qualità dell’offerta formativa in un mondo sempre più interconnesso.
I Gesuiti, da sempre impegnati nella promozione umana e nell’educazione, dal 1995 gestiscono la St. Xavier School di Rutungia, una scuola avviata dalla Diocesi di Cuttack-Bhubaneswar per assicurare una formazione di qualità ai bambini dei villaggi rurali vicini che la frequentano e che attualmente sono 520, dalla scuola materna alla 10ª classe.
Padre Alexis Gnanapragasam provinciale dei gesuiti, nella sua recente visita all’OPAM ci ha presentato questa realtà e una richiesta d’aiuto: Dei nostri alunni solo 40 sono in grado di pagare l’intera retta annua. Vi chiediamo di aiutarci a favorire la scolarizzazione dei più poveri sostenendo i costi annui per tasse, uniformi, libri e materiale didattico di almeno 81 studenti e la mensa per 50 bambini. Abbiamo inoltre urgenza di creare una smart class per la didattica con supporto digitale, acquistando una lavagna interattiva multimediale per migliorare la qualità dell’offerta formativa in un mondo sempre più interconnesso. Ringraziamo anticipatamente l’OPAM per il suo aiuto che ci consentirà, tra l’altro, di gettare le basi per costruire un meccanismo di formazione che produrrà a sua volta nuovi insegnanti autoctoni, rendendo i bambini, che oggi vivono ai margini della società, i protagonisti del cambiamento nei loro villaggi e nello Stato dell’Orissa.
