Lolo si trova in piena foresta equatoriale nel nord ovest del Congo. Un territorio isolato, con un tasso di povertà della popolazione di oltre il 93 per cento. Poiché qui lo Stato non arriva, da sempre la promozione umana della gente dei villaggi è affidata alla Chiesa.
Scelte tra i laici più impegnati della comunità, le famiglie catechiste di Lolo sono formate da coppie stabili. Alla fine di ogni anno accademico il vescovo istituisce i ministri Catechisti e a ciascuna coppia vengono donati Bibbia e machete, simbolo di preghiera e lavoro, ovvero dell’impegno che li attende come Educatori allo Sviluppo Integrale. Ora occorre il sostegno per 10 nuove famiglie in formazione.
Per molto tempo a fare da evangelizzatori ed educatori sono stati laici di buona volontà. Ormai, però, la sfida imposta dal confronto, soprattutto con le sette religiose, ha reso urgente per loro una formazione adeguata e sempre più completa.
Per questo nel 2018 il vescovo di Lolo, Mons. Jean Bertin Nadonye Ndongo, ha aperto il Centro diocesano di Formazione per Catechisti “Mobokoli” (che in lingala significa “educare come Gesù Buon Maestro”). Una istituzione che negli ultimi decenni era andata scomparendo in tutto il Paese, per mancanza di risorse e per le continue guerriglie, lasciando come uniche scuole per catechisti quelle triennali delle province ecclesiastiche, molto più costose e difficili da raggiungere.
Ci scrive Mons. Nadonye Ndongo: Scelte tra i laici più impegnati della comunità, le famiglie catechiste di Lolo sono formate da coppie stabili, che hanno in media 40 anni. I mariti in genere hanno frequentato anche la scuola secondaria. Alla fine di ogni anno accademico istituisco i ministri Catechisti e a ciascuna coppia dono Bibbia e machete, simbolo di preghiera e lavoro, ovvero dell’impegno che li attende come Educatori allo Sviluppo Integrale (ESI). Le famiglie catechiste già formate in servizio nei villaggi ad oggi sono 56. A settembre accoglieremo 10 nuove famiglie e per il loro sostegno sono a chiedere il contributo dell’OPAM.
Per formare queste famiglie, infatti, la diocesi deve coprire i costi degli stipendi dei formatori, acquistare materiale scolastico e attrezzature per i corsi professionalizzanti; garantire a tutti l’assistenza medica e pagare tasse scolastiche, uniformi, materiale di cancelleria e libri per i figli, circa 40 bambini e ragazzi che andranno a scuola. Il costo annuo è di € 20.500. La Diocesi contribuisce con € 3.500, pertanto l’importo annuo richiesto all’OPAM è di € 17.000.
Abbiamo urgenza di trovare persone che accolgano l’invito a sostenere il progetto con un’offerta libera secondo le proprie possibilità o impegnandosi ad adottare una o più famiglie in formazione con un’offerta annua di € 125. Per quanto potrete fare, vi ringraziamo di cuore!
