Le drammatiche condizioni sanitarie e l’elevata mortalità nel territorio di Bokungu in piena foresta equatoriale, hanno spinto la Diocesi nel 2007 ad aprire una scuola infermieri per farsi carico della formazione di personale infermieristico in loco. L’OPAM sin dall’inizio sostiene la scuola sia attraverso le adozioni degli infermieri che attraverso progetti per ampliare la struttura scolastica e con essa la qualità dell’insegnamento.
Questo progetto nasce per dare la possibilità a 30 allievi tra i più poveri di continuare i propri studi presso l’Institut Technique Médical (ITM) di Bokungu per diventare infermieri, ostetrici o tecnici di laboratorio. L’ITM, una scuola con elevata qualità dell’insegnamento, ha già diplomato 115 nuovi infermieri al servizio di un vasto territorio, determinando il miglioramento delle cure in due ospedali e consentendo l’apertura di nuovi Centri sanitari in diversi villaggi.
In questi anni l’ITM (Institut Technique Médical) di Bokungu ha prodotto 115 nuovi infermieri a servizio di questo vasto territorio, privo di strade degne di questo nome e con presidi sanitari insufficienti e difficilmente raggiungibili. Oggi la scuola è apprezzata per la qualità dell’insegnamento, ha determinato un miglioramento della qualità delle cure nei due ospedali generali del territorio e ha consentito l’apertura di nuovi Centri sanitari in diversi villaggi.
Al momento l’ITM di Bokungu ha tre indirizzi per la formazione di: infermieri, ostetrici e da quest’anno, anche di tecnici di laboratorio. La durata dell’intero ciclo per ogni corso è di 4 anni.
Per l’anno 2022-2023 è frequentato da 175 studenti (84 femmine e 96 maschi).
Sarebbe auspicabile incrementare il numero di studenti anche per ammortizzare i costi degli insegnanti (7 a tempo pieno e 25 a tempo parziale), ma purtroppo l’estrema povertà delle famiglie e la totale mancanza di contributi statali impedisce a molti giovani di intraprendere questo corso di studi.
Ci scrive Sr. Albertine Imela, direttrice della scuola: “La situazione è drammaticamente peggiorata con la pandemia che ha messo in ginocchio la già fragile economia della zona, diversi ragazzi si sono trasferiti con le famiglie nelle città in cerca di lavoro e per quelli rimasti siamo stati costretti a tenere aperta la scuola anche durante le vacanze estive per recuperare il tempo perduto durante il lockdown. Ora grazie a Dio l’anno scolastico è ripartito normalmente ma abbiamo grosse difficoltà a sostenere i costi”.
A ciò va aggiunta la crisi post pandemica italiana e, nell’ultimo anno, la guerra in Ucraina che hanno determinato una riduzione del numero di sostenitori. Ma non possiamo vanificare l’impegno di questi anni né permettere che l’ITM di Bokungu sia costretto a chiudere i battenti. Per questo pubblichiamo il progetto al fine di assicurare borse di studio a 30 studenti fra i più poveri che consentano di coprire i costi almeno delle tasse scolastiche, delle uniformi e del materiale didattico. Vi ringraziamo anticipatamente per quanto farete a sostegno di questo importante progetto.
