Prog. 2281 – Sosteniamo la scuola di Akpassi

Prog. 2281 – Sosteniamo la scuola di Akpassi

Akpassi-Banté (Benin); Tipologia: stipendio insegnanti, materiale didattico; Beneficiari: 253 studenti e 16 insegnanti; Stato progetto: FINANZIATO
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CONTESTO

Akpassi è una frazione del comune di Banté nella diocesi di Dassa-Zoumé nel centro-ovest del Benin, un Paese devastato dalla crisi climatica e ulteriormente impoverito dalle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina. Il Benin, infatti, dipende al 100% dal grano ucraino e la speculazione sui costi di gas e petrolio ha fatto lievitare i prezzi. Il Paese è inoltre minacciato da una crescente insicurezza, soprattutto nelle regioni del Nord dove è sempre più incombente la presenza dei miliziani jihadisti.

In una zona rurale dove l’accesso alla scuola è molto difficile, c’è un istituto scolastico cattolico con classi dalla materna alla secondaria superiore ritenuto una delle scuole migliori per gli ottimi  risultati ottenuti dagli studenti nei vari esami nazionali. La scuola però non riceve contributi statali e gran parte dei genitori non sono in grado di pagare la retta essenziale per la sopravvivenza del complesso. Per conservare la qualità del suo insegnamento la scuola chiede il nostro aiuto per pagare lo stipendio di alcuni dei suoi insegnanti delle classi primarie e secondarie.

PROGETTO

Nel Benin il tasso d’iscrizione scolastica è aumentato notevolmente negli ultimi anni, ma resta il problema dell’accesso alla scuola nelle zone rurali dove, inoltre, la qualità dell’istruzione è scadente. Il complesso scolastico Saint Michel d’Akpassi, da oltre un anno affidato ai Figli della Divina Provvidenza, comprende un asilo nido, la scuola elementare, media, superiore e un piccolo convitto, con 570 studenti (308 maschi e 262 femmine), 33 insegnanti e 5 amministrativi.

La scuola si distingue per l’ottimo rapporto insegnanti/alunni ed è uno dei migliori istituti del comune di Banté per i risultati ottenuti dagli studenti nei vari esami nazionali nello scorso anno scolastico.

Il rettore, Padre Paul Assidenou, ci scrive: “La nostra è una realtà rurale, le famiglie dei nostri alunni si sostengono con piccoli commerci o praticano a stento un’agricoltura di sussistenza. La nostra scuola e il convitto sono essenziali in questa zona: con i genitori spesso lontani da casa, noi siamo un punto fermo per le famiglie, perché i bambini e i ragazzi sono seguiti ed educati.

Il nuovo anno scolastico è iniziato da poco e dobbiamo affrontare diversi problemi. Non riceviamo contributi statali e la retta è la risorsa essenziale per la sopravvivenza del complesso. Ma gran parte dei genitori non sono in grado di pagarla o riescono a pagarla solo in parte. Abbiamo difficoltà per gli stipendi dei nostri insegnanti, nonostante siano bassi rispetto alla loro preparazione e impegno.

Ci potete aiutare a provvedere ai compensi dei docenti della scuola media e superiore per almeno 6 mesi (€ 1.200 mensili)? Abbiamo anche grande necessità di acquistare nuovo materiale didattico (gessetti, quaderni, biro, dizionari tascabili) e vorremmo dotare le classi di un mappamondo. Nel mio discorso di apertura per il nuovo anno scolastico, ho esortato tutti, insegnanti e alunni, a raddoppiare gli sforzi per affrontare le sfide del tempo. Ce la stiamo mettendo tutta e il vostro sostegno ci darà ancora più forza”.