Prog. 2275 – Speranza per le ragazze madri di Kikwit

Prog. 2275 – Speranza per le ragazze madri di Kikwit

Kikwit (Rep. Dem. Congo); Tipologia: materiale didattico, attrezzature; Beneficiari: 80 donne; Stato del progetto: FINANZIATO
0% Donated
Obiettivo : € 6.625,00
0
I donatori
€ 0,00
Donato
Dona ora

Login

Seguire

CONTESTO

La città di Kikwit, sede dell’omonima Diocesi si trova nella parte sudoccidentale della Repubblica Democratica del Congo. Un contesto socio-economico molto povero nel quale la mancanza di opportunità porta i giovani a vivere solo di agricoltura di sussistenza, e dove sempre di più si assiste alla degenerazione morale: violenze sessuali, pedofilia e la recrudescenza del fenomeno dei Kuluna, bambini e ragazzi di strada riuniti in bande che, armate di macete, bastoni e sassi, seminano panico in città.

 

Un Centro socio-professionale dove, oltre all’alfabetizzazione di base, le giovani madri possano apprendere  un mestiere che consentirà loro di trovare un lavoro stipendiato o di avviare un proprio laboratorio, e riacquistare così la propria dignità sociale e un ruolo nella comunità. 

PROGETTO

Il responsabile diocesano della pastorale giovanile e parroco della parrocchia Saint Francois-Xavier, la più grande e popolata di Kikwit con l’omonima cattedrale al centro del suo territorio, l’Abbé Denis M. Musengele ci scrive: “Il 66% dei nostri abitanti sono giovani spesso disoccupati e di questi il 26% sono ragazze-madri, emarginate e abbandonate alla loro triste sorte dagli autori di stupri e violenze, padri dei loro figli, migrati in altre città o Paesi vicini. Spesso analfabete, perché le famiglie mandano a scuola solo i figli maschi, recuperarle è una grande sfida. La consapevolezza che sulle donne si fonda la speranza per l’avvenire della nostra comunità, tuttavia ci spinge a non arrenderci. Per questo vogliamo realizzare per loro un Centro socio-professionale dove promuovere, oltre all’alfabetizzazione di base, nozioni di sartoria, informatica, elettromeccanica per mettere le giovani alla pari con i maschi. Inizieremo con la formazione di 80 ragazze-madri in un anno, 40 per semestre, completato il quale le stesse ragazze diventeranno istruttrici delle allieve del semestre successivo. Tutte le ragazze seguiranno i corsi di informatica e, se necessario, di alfabetizzazione, mentre 20 si formeranno nella sartoria e 20 in elettromeccanica. La formazione avverrà a gruppi di 6 per limitare le attrezzature da utilizzare contemporaneamente. Il Centro non ha ancora una struttura, ma la sua costruzione è nei nostri piani. In questa fase i corsi si terranno in un locale della parrocchia e la pratica nel laboratorio di una ragazza-madre già formata tempo fa. Chiediamo il vostro aiuto per acquistare materiale e manuali didattici, 3 computer, 2 stampanti, 10 macchine da cucire di diverso tipo e attrezzi per la sartoria, un kit per l’energia solare e un gruppo elettrogeno necessari per macchine e computer. Il costo del progetto è di € 7.505, il contributo locale è di € 880. Chiediamo ai benefattori dell’OPAM di finanziare il restante importo di € 6.625. Con questo programma, in 5 anni contiamo di formare almeno 400 ragazze-madri dando loro la possibilità di trovare un lavoro stipendiato o di avviare un proprio laboratorio.”