Il territorio di Kongolo si estende per circa 44.200 km2 nella Provincia di Tanganyika. Ha una popolazione di 750.000 abitanti la maggior parte dei quali vive di agricoltura, piccolo allevamento e pesca. La povertà è molto alta. Le continue guerre e la mancanza di investimenti governativi non fanno che peggiorare di anno in anno le condizioni di miseria. Mancano le infrastrutture e, soprattutto a livello sanitario e scolastico, la situazione è drammatica. La Diocesi di Kongolo cerca di supplire alla totale assenza dello Stato anche qui, come nel resto del Paese. Gestisce 368 scuole pubbliche con una popolazione scolastica totale di 29.355 allievi. Le scuole materne e primarie sono 258 con un totale di 20.731 bambini, quelle secondarie e professionali sono 110 con un totale di 8.624 studenti. L’evasione scolastica resta estremamente elevata, sia per la carenza di strutture sia per le condizioni di miseria che favoriscono il lavoro minorile. Inoltre i bambini non scolarizzati sono facile preda per l’arruolamento forzato nelle bande armate e lo sfruttamento nelle miniere illegali del territorio.
Sostengo per 14 insegnanti specializzati per bambini con disabilità sensoriale
Se l’accesso alla scuola resta un sogno per molti bambini, per quelli affetti da disabilità è impossibile persino sognarla. La mendicità, la discriminazione e le umiliazioni di ogni genere segnano drammaticamente la vita di questi piccoli relegandoli ai margini della società. Ma l’educazione è un diritto fondamentale per ogni bambino e a maggior ragione per quelli il cui rischio di esclusione sociale è ancora più elevato. Per questo la diocesi ha aperto una scuola speciale per bambini con disabilità sensoriale, sordomuti e ipovedenti, per assicurare loro l’istruzione che li aiuti ad avere una vita autonoma e a inserirsi da protagonisti nella società. La scuola “S. Antonio di Padova” è l’unica struttura dove questi bambini possono ricevere un’istruzione di qualità. Oggi accoglie 150 alunni di scuola primaria seguiti da 14 insegnanti specializzati. La scuola crescerà con loro e, dopo la scuola primaria, il nostro obiettivo è quello di assicurare anche l’istruzione secondaria e professionale, e ci auguriamo davvero di riuscirci.