R.D.C. RIMANDATA LA VISITA DEL PAPA

Rimandata la visita di Papa Francesco nella Repubblica Democratica del Congo. Don Robert Kasereka Ngongi ne parla ai microfoni di Radio InBlu2000 con la giornalista Alessandra Giacomucci, alla quale racconta in particolare di due progetti innovativi dell’OPAM nel Paese africano dove l’associazione è presente sin dal 1974.

In particolare nel nord est del Paese – tra le provincie di Ituri, Nord Kivu e Sud Kivu – da oltre duedecenni attraversate da dinamiche di violenza politica, banditismo e insorgenza, che ne fanno una tra le aree più instabili del continente africano, l’OPAM è presente a Uvira, Kagheri, Lukanga, Kyuto, numerosi altri piccoli villaggi nei territori di Butembo, di Beni e nell’area di Goma.

In un contesto dove l’ignoranza e la mancanza di educazione sono utilizzate come armi per manipolare le popolazioni, i ragazzini affamati per accrescere le fila delle bande armate al fine di destabilizzare il Paese e continuare indisturbati a depredarlo delle sue risorse, l’istruzione è la prima risposta per accendere la speranza. Ecco perché in queste località l’OPAM sostiene progetti di alfabetizzazione degli adulti, supporto psicologico e formazione professionale per le donne vittime di violenza, ricostruzione di scuole dove i guerriglieri le distruggono, progetti per il ritorno a scuola delle bambine e adozioni scolastiche per favorire la frequenza degli studenti e assicurare agli insegnanti uno stipendio dignitoso per andare avanti.

UNA COPPIA DI CONIGLIETTI PER RISCRIVERE IL FUTURO

Per agire in modo sempre più efficace, in collaborazione con la diocesi di Butembo-Beni nel 2018 l’OPAM ha avviato in quest’area anche una nuova e originale forma di sostegno scolastico: l’importo delle adozioni – oltre ai costi ordinari di tasse scolastiche, materiale didattico e mensa – comprende una quota per acquistare una coppia di coniglietti da assegnare ad ogni bambino adottato. Considerati i tempi veloci di riproduzione dei coniglietti, in poco tempo i bambini riescono ad avviare un mercato virtuoso che gli permette di guadagnare quanto serve a coprire quei costi che normalmente rimangono a carico delle famiglie. L’esperimento, avviato nel 2018 nella scuola primaria di Kagheri, ora è replicato anche a Kyuto, villaggio ad ovest di Lukanga, a 37 km da Butembo, dove lo scorso anno l’OPAM ha costruito le prime tre aule della prima scuola primaria in tutto il villaggio.

I benefici di questa metodologia sono tanti – spiega il Presidente dell’OPAM don Robert Kasereka Ngongi – non solo dal punto di vista economico ma anche pedagogico. L’allevamento dei conigli, infatti, accresce nei piccoli la consapevolezza dell’importanza dell’istruzione; li rende responsabili e orgogliosi dei risultati scolastici, fieri di poter studiare senza pesare sui miseri bilanci familiari; e gli permette di contribuire all’alimentazione della famiglia. Dal 2018 ad oggi, nessuno dei bambini adottati con questo progetto ha abbandonato la scuola. I mini allevamenti, inoltre, hanno aiutato gli alunni ad impiegare bene il tempo libero, ad educarsi alla cura degli altri, di sé stessi e dell’ambiente, favorendo una crescita sana ed equilibrata. Questi piccoli sono diventati l’orgoglio dei genitori. Il successo è tale che tanti bambini, esclusi dal progetto, oggi chiedono di poterne fare parte”.

MAESTRI STRAORDINARI PER BISOGNI SPECIALI

Adattare il tipo di intervento ai bisogni specifici del contesto è la caratteristica fondamentale dell’agire dell’OPAM. Per questo dal mese di dicembre del 2020, nelle periferie della capitale Kinshasa l’associazione ha avviato un progetto innovativo di alfabetizzazione mobile per il recupero dei bambini e ragazzi di strada, promosso in partenariato con la Diaconia dell’Arcidiocesi di Kinshasa e tre associazioni locali specializzate nel recupero di ragazzi vulnerabili: REEJER (Réseau des Educateurs des Enfants et Jeunes de la Rue), Orper e Hope. Vere e proprie scuole itineranti di cui l’OPAM sostiene i costi per il materiale didattico, la formazione e lo stipendio dei maestri di strada. Questi ultimi, insegnanti davvero speciali in quanto tutti ex bambini di strada diventati educatori. L’iniziativa è sostenuta dalla campagna di raccolta fondi “Abbracciamoli tutti”.